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Ristrutturare casa. Come scegliere un architetto che sia giusto per te? Fase 1: Guida alla ricerca e alla selezione iniziale

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Devi ristrutturare casa e non sai come scegliere un architetto di cui sarai contento? Ecco come orientarti. Ho raccolto alcuni criteri: iscrizione all’albo, specializzazione, portfolio, presenza online e segnali pratici per creare una shortlist solida e arrivare a quello giusto per te.



A meno che non si abbiano le idee molto chiare, la prima domanda che quasi tutti si pongono davanti alla propria casa che necessita di ristrutturazione è se sia necessario farsi accompagnare da un/una professionista* per la progettazione o se può essere sufficiente affidarsi a una buona impresa, prendendo idee da Pinterest, Instagram, riviste specializzate. Si ragiona, se ne parla con gli amici e si arriva a una conclusione. Ammettiamo che tu abbia scelto di rivolgerti a un professionista. A questo punto arriva il secondo dilemma: quale figura tra architetto, architetto junior, ingegnere-architetto, interior designer o geometra (e sì… fino a qualche anno la scelta era semplicemente tra geometra e architetto). Poniamo che tu abbia scelto di cercare un/una architetto/a, motivo per cui probabilmente sei finito su questa pagina.


Ora vuoi trovare un architetto bravo, anzi vorresti “il più bravo”. Parti da quella che pensavi fosse una pratica anacronistica: il passaparola tra parenti e amici, come suggerisce perfino AI Overview. Ognuno di coloro a cui chiederai ti darà un numero di telefono, un contatto, un profilo social, anche se non personalmente testato sul campo con una propria ristrutturazione: chi non conosce il marito della collega, la figlia del vicino di casa, il cognato della cognata, …? Poi ti ritrovi a scorrere Google, portali, social, apriamo un thread su Reddit. Non sono ironica, lo facciamo tutti (io stessa) anche quando cerchiamo un medico o un notaio. Perché non dovremmo farlo per un architetto a cui in fondo non stiamo mettendo in mano né la nostra salute, né l’eredità? E alle fine siamo sommersi da una valanga di informazioni, come quando cerchiamo il conto corrente “migliore”: uno offre a zero le spese mensili, un altro i bonifici, un altro il canone e poi alla fine ci sembra che, con qualunque scelta, le spese annuali si equivalgano. Però… alla fine c’è sempre un conto che ha un quid in più… qualche euro di risparmio, oppure è solo online, oppure, al contrario, ha una persona fisica con cui parlare.

E allora, come si riconosce quel quid quando si parla di architetti? 


  1. La prima verifica è la più semplice e importante: l’iscrizione all’Ordine degli Architetti della tua provincia. Un architetto professionista è regolarmente iscritto e la cosa è verificabile sui siti degli Ordini. Se non trovi riscontri chiari, prendilo come un campanello e chiedi spiegazioni prima di andare oltre.


  1. Subito dopo entra in gioco la specializzazione. La maggior parte degli architetti si specializzano in uno o più determinati tipi di progetti (es. ristrutturazioni, design contemporaneo, sostenibilità). A te serve un architetto per ristutturare casa, magari il tuo appartamento bilocale, quindi ti serve un architetto di interni. Però, attenzione, perché architetti di interni sono anche i professionisti che ristrutturano negozi, attività per la ristorazione o per il tempo libero (per esempio palestre). Non è detto che chi realizza ristoranti sia la scelta più adatta per un trilocale da rinnovare, e viceversa. Non esistono divieti a cambiare campo, ma se il tuo obiettivo oggi è ristrutturare casa, può essere utile cercare un architetto di interni per residenziale.


  1. Poi c’è l’esperienza. Anni e numero di progetti contano, ma conta anche come sono stati gestiti. Un architetto con diversi anni di esperienza e un buon numero di progetti alle spalle avrà probabilmente sviluppato una competenza solida, come avviene in qualsiasi altro lavoro. Non vuol dire che è necessariamente più creativo di un architetto giovane, ma conoscerà imprese, fornitori e incastri di cantiere, e sarà spesso ben attrezzato sugli imprevisti.


  1. Guarda il portfolio con occhio curioso, ma critico. Un portafoglio di lavori ben curato può darti un’idea chiara di come l’architetto lavora e se il suo approccio risponde alle tue esigenze e ai tuoi gusti. Ricorda però che le foto possono non valorizzare appieno il progetto o, al contrario, possono esaltarlo oltre misura. Oggi i rendering possono sembrare scatti reali e non è facile distinguerli per un occhio non allenato, e a volte anche per uno allenato. Verifica se quegli stessi progetti sono anche su portali o riviste: di solito questi accettano solo foto reali.


  1. Si dice che le recensioni online siano il nuovo passaparola. E così come ci fidiamo del vicino di casa, ci affidiamo altrettanto istintivamente alle recensioni online scritte da sconosciuti. Giustissimo: è difficile che un cliente lasci una recensione positiva se non è rimasto profondamente contento. Eppure, quante volte anche voi, siete usciti da un hotel felicissimi dell’esperienza, ma poi avete dimenticato di scrivere la recensione? È vero che un buon numero di recensioni positive può essere rassicurante, ma non sempre un architetto con meno recensioni è meno valido. Molti professionisti affidabili non si concentrano su una forte presenza online. Quindi, se non trovi molte recensioni, non è necessariamente un segno negativo.


  1. La zona in cui lo studio opera è un altro criterio concreto, a volte sottovalutato. Conoscere il quartiere, i regolamenti locali, gli uffici del Municipio e i tempi medi delle pratiche può fare la differenza tra un iter lineare e uno zoppicante. Su questo una ricerca su Google Maps ti aiuterà. E, piccolo consiglio, non ti fermare alla prima pagina. Gli algoritmi di Google sono strani e magari l'architetto per te è nascosto, per qualche insondabile motivo nella pagina 5.


  1. Un elemento in più che viene a volte trascurato è lo stile del sito web. I progetti riflettono i gusti dei clienti, ma il sito web racconta il gusto e lo spirito del professionista: il tono, i colori, il carattere. E ovviamente la chiarezza e la completezza delle informazioni. La sensazione che ti lascia vale più di mille foto o del claim.


  1. Alcuni architetti organizzano open day del loro studio o delle loro realizzazioni (vedi per esempio Open House Roma). Verifica se nella tua rosa di nomi qualcuno lo fa. Può essere un modo per conoscere l’architetto, senza esporsi troppo.


A questo punto direte: ma tanti criteri hanno pro e contro, come decido?


Per tirare le somme, puoi immaginare una griglia semplice per mettere in fila gli studi che hai trovato. Segna come li hai scoperti, l’iscrizione all’Ordine, la specializzazione in ciò che serve a te, ascolta il tuo istinto quando scorri il portfolio, guarda se lavorano nella tua zona e chiediti se ti senti in sintonia con il loro sito. Prova a dare un giudizio da zero a due per ciascun aspetto, con più peso ai criteri che ritieni più importanti per te. Ti aiuterà a far emergere in modo naturale gli studi che meritano il primo contatto.


Prima di fare una prima telefonata o inviare un'email, prendi il tempo per raccogliere tutte queste informazioni. La ricerca è il primo passo fondamentale per individuare gli studi che potrebbero rispondere meglio alle tue esigenze. Una volta identificati quattro o cinque studi, dovrai selezionare quello che credi giusto. E ora quindi come scegliere un architetto tra questi? Passiamo alla Fase 2, il confronto diretto.


*In questo blog vorrei usare sempre il linguaggio più inclusivo possibile. Ho cercato un equilibrio tra linguaggio e leggerezza del testo.

 
 
 

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