5 domande da porsi prima di ristrutturare il bagno
- Francesca Delicato
- 25 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 giorno fa

Ristrutturare il bagno è uno dei lavori più richiesti, ma anche uno dei più delicati.
Sembra semplice, quattro pareti, sanitari e qualche piastrella. Inoltre, è spesso, insieme alla cucina, uno degli ambienti su cui si carica la maggior parte delle aspettative, uno di quelli con cui ci aspettiamo di stupire gli ospiti. Spesso quindi si fa l'errore di concentrarsi principalmente sulle scelte estetiche. Invece il bagno è un locale complesso, tecnico, dove l'estetica deve convivere perfettamente con la funzionalità.
Prima di iniziare a fantasticare sul tuo nuovo bagno, ti regalo le cinque domande che nel mio studio di architettura chiediamo ai clienti quando vogliono realizzare un nuovo bagno: ti aiuteranno a capire come progettare un bagno comodo, funzionale e bello, evitando sprechi di tempo e denaro.
1. Cosa voglio migliorare davvero?
Vuoi aggiornare i rivestimenti o risolvere un problema funzionale?
Ti sei stancato dei colori, ti sembra che la doccia sia troppo piccola o vorresti un ambiente più luminoso? A ogni domanda la sua risposta: se il bagno ti sembra scomodo, forse serve rivedere la disposizione; se lo senti buio, bisogna lavorare su luce e colori; se è datato, bastano materiali contemporanei e dettagli curati.
Un progetto efficace nasce sempre da un obiettivo chiaro.
2. Quanto spazio ho (e come posso usarlo meglio)?
Ogni centimetro conta.
Un lavabo compatto, un mobile sospeso o una doccia con pareti scorrevoli possono liberare spazio e rendere l’ambiente più arioso.
Se hai problemi di spazio, può essere utile ripensare tutto lo spazio piuttosto che sostituire solo qualche pezzo. A volte spendere un po’ di più nella fase progettuale evita interventi costosi dopo.

3. Qual è il mio budget reale?
Definisci una cifra realistica e aggiungi sempre un margine del 10–15% per imprevisti.
Un bagno piccolo non significa necessariamente un costo basso: dipende da finiture, impianti e qualità dei materiali. E soprattutto ricorda che un bagno ha sempre bisogno di due sanitari, un lavabo, una doccia/vasca e relativa rubinetteria. Che sia grande o piccolo, il costo di partenza non cambia.

4. Quanto tempo posso dedicare ai lavori?
Rifare un bagno richiede in media 10–20 giorni lavorativi, ma i tempi possono allungarsi se ci sono imprevisti o ritardi nelle forniture.
Una buona pianificazione è essenziale. È consigliabile acquistare e ricevere in anticipo tutte le forniture necessarie, organizzando gli spazi in cui collocarle prima dell’inizio dei lavori: un aspetto cruciale, in particolare se l’abitazione dispone di un solo bagno.
La pianificazione è parte del progetto, non un dettaglio.
5. Come voglio che sia il mio bagno?
E alla fine arriva lo stile.
Moderno, naturale, minimale o accogliente? I social e le riviste abbondano di consigli e pubblicità di materiali per bagni da sogno.
Però, ricorda che le tendenze cambiano. Quello che oggi sembra l'oggetto dei desideri, tra qualche anno sarà un già visto.
Cerca ispirazioni, ma pensa a come vivi lo spazio ogni giorno: un bagno ben progettato non segue la moda, la interpreta.
Conclusione
Nel nostro studio sappiamo bene quanto il bagno determini la qualità del vivere quotidiano e quanto valga una stanza progettata con cura. Per questo dedichiamo a ogni progetto un’attenzione quasi certosina: raccogliamo le risposte dei clienti prima di avviare i lavori, così da fare scelte ponderate, funzionali e davvero durature. Quando si tratta di una sola stanza, può sembrare semplice gestire la ristrutturazione in autonomia, ma per chi dispone di poco tempo e desidera elevare la qualità dell’abitare, affidarsi a un architetto significa valorizzare l’ambiente, evitare errori o interventi superflui e coordinare tempi e fasi in modo fluido. In questo modo, il progetto non diventa un impegno ulteriore, ma un investimento ben fatto che aggiunge valore alla casa e restituisce tranquillità.
