Casa Studio - Lo Strobilabo
Pigneto - Roma
foto di Serena Eller
Una casa tra le pieghe del tempo
Lo Strobilabo nasce nel basamento originario di un villino anni Venti, nel cuore del Pigneto, una porzione sopravvissuta a trasformazioni postbelliche che hanno dato vita alla palazzina attuale. È un frammento resistente, sospeso tra passato e presente, che da appartamento frazionato e compresso si è trasformato in casa, studio, laboratorio.
Lo spazio originale era un susseguirsi di microambienti collegati da un corridoio angusto, privo di respiro. Troppi muri, troppe stanze per una superficie così ridotta. La prima grande azione – un foro su un tramezzo esistente – ha svelato la struttura e aperto la possibilità di riscrivere lo spazio con nuovi codici restituendo aria e respiro. Una nuova luce ha guidato e ridisegnato lo spazio. Da piccolo appartamento frazionato e buio, nasce oggi un luogo ibrido, vivo, in continuo mutamento. Uno spazio dove la casa e lo studio si intrecciano senza confini netti, offrendo rifugio, creatività e accoglienza
La luce come architettura
Il progetto ha lavorato sull’essenza: togliere per rivelare, svuotare per dare forma. La demolizione ha inondato gli interni di una luce inaspettata, proveniente dal cortile retrostante. Da lì si è sviluppata la sfida più grande: condurre quella luce fino agli angoli più remoti, piegarla ai bisogni della vita quotidiana e del lavoro creativo.
Il risultato è uno spazio che si muove: la circolarità dei percorsi agevola l’uso simultaneo e sovrapposto degli ambienti. Non esistono confini rigidi, ma soglie porose, trasparenze, passaggi fluidi tra momenti di concentrazione e vita domestica. È un organismo dinamico che si trasforma più volte al giorno.
TIPOLOGIA
Ristrutturazione appartamento
LUOGO
Roma, Pigneto Villini
ANNO
2010-2020
COMMITTENTE
Privato
PROGRAMMA
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori e interior design
SUPERFICIE
60 mq
DURATA LAVORI
5 mesi + 3 mesi + 3 mesi
COSTO
70k €
Funzioni ibride, scenari sovrapposti
Lo Strobilabo non distingue tra casa e lavoro: li intreccia. Qui ogni arredo è progettato su misura per accogliere attività diverse senza forzature. Gli ambienti si connettono, si nascondono o si mostrano a seconda dell’uso.
Le funzioni cambiano senza che gli spazi si snaturino. Nulla è lasciato al caso: ogni dettaglio riflette l’equilibrio tra esposizione e riservatezza, tra creatività e quiete.
Le volte e i muri originari riaffiorano con orgoglio, insieme alle tracce del consolidamento post-sisma. Nessuna finzione: tutto racconta il tempo, la cura e l’intenzione. È uno spazio pensato non solo per abitare, ma per condividere e insegnare.
Materia, memoria e metamorfosi
Muratura viva, trasparenze, accenti caldi: il progetto valorizza la materia come linguaggio primario. Le tracce storiche non vengono cancellate, ma integrate con rispetto e leggerezza. Ogni scelta – dalla pavimentazione alla luce, dagli arredi alle texture – sostiene la narrazione di un luogo che è insieme rifugio personale e teatro progettuale. Lo Strobilabo è il manifesto di una filosofia: quella dell’abitare che evolve, si adatta, si racconta.